Il presidente americano Donald Trump ha annunciato l’invio, già avvenuto, di missili Patriot all’Ucraina dalla Germania. Intanto la Russia ha attaccato Kiev nella notte.
Nelle scorse ore il presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, si è detto deluso da Putin e dalla situazione di conflitto che continua ad essere in atto con l’Ucraina. Il tycoon sembra essere intenzionato a portare avanti il suo ruolo di “mediatore” ma allo stesso tempo sta iniziando a dare i primi segni di stanchezza verso un accordo che tarda a trovarsi. In questa ottica, il leader americano ha spiegato di aver dato il via libera alla consegna di missili Patriot a Kiev.
Trump e i missili Patriot già spediti all’Ucraina
Ci sono importanti novità in merito al conflitto tra Russia e Ucraina. In particolare il presidente americano Donald Trump ha annunciato, come riportato da Bloomberg, citato poi da diversi organi di stampa internazionali, di aver dato il via libera all’invio di missili Patriot per Kiev. “Missili Patriot per l’Ucraina sono stati già spediti dalla Germania”, ha fatto sapere il tycoon nelle scorse ore.
Il numero uno della Casa Bianca ha inoltre detto di non aver parlato con il suo omologo russo Vladimir Putin da quando ha annunciato dazi secondari a Mosca. Sempre Bloomberg ha anche aggiunto che l’amministrazione Trump starebbe lavorando su cinque-sei accordi commerciali e potrebbe annunciarne due o tre prima del primo agosto, quando scatteranno i pagamenti dei dazi reciproci comunicati tramite lettera dal presidente Usa.
La Russia non si ferma: Kiev attaccata nella notte
Intanto, al netto delle parole di Trump sulla Russia e il conflitto con l’Ucraina, proprio il Cremlino si è reso protagonista di una serie di attacchi massicci con droni contro diverse città dell’Ucraina. Almeno 11 le persone che sono rimaste ferite. A riportarlo è stato il Kyiv Independent. La città nordorientale di Kharkiv è stata oggetto di un intenso fuoco nemico con almeno 17 esplosioni in soli 20 minuti. Almeno tre persone sono rimaste ferite a Kharkiv, dove è scoppiato un grande incendio.
Ulteriori attacchi si sono verificati nella città di Kryvi Rih, nell’oblast di Dnipropetrovsk. Da quanto si apprende, ventotto droni russi hanno preso di mira la regione di Vinnytsia (centro-occidentale), colpendo in particolare impianti industriali. A renderlo noto, in questo caso, tramite Facebook Natalya Zabolotna, funzionaria dell’amministrazione militare locale.
